La Legge di Bilancio 2021 ha confermato il credito d’imposta al 50% per i costi inerenti alla quotazione su AIM Italia.
Lo Stato italiano proroga le agevolazioni per le PMI introdotte nel 2018 e conferma la detrazione dei costi inerenti alla consulenza per la quotazione destinando oltre 30 milioni di Euro per continuare a sostenere la crescita del sistema economico in questo 2021.
Da un rapido calcolo emerge che il plafond messo a disposizione sotto forma di credito d’imposta copre parte dei costi di quotazione per oltre 60 nuove PMI. Questo segnale conferma la volontà del legislatore di sostenere la crescita del mercato finanziario destinato alla piccola e media impresa.
In un periodo di forte incertezza e probabile contrazione del credito, poter godere di uno sconto del 50% sui costi di quotazione diviene un volano fondamentale per i progetti di crescita delle aziende. Il ricorso all’equity diviene quindi fondamentali per quelle PMI innovative che desiderano strutturarsi e migliorare la propria posizione competitiva.
I numeri di AIM Italia nel 2020
Nonostante le difficoltà affrontate durante l’ultimo anno, il mercato non si è fermato, seppur non riuscendo a replicare la performance del 2019 che ha visto l’ammissione di 35 nuove aziende.
Le nuove quotazioni nel 2020 sono state infatti 23, facendo crescere il segmento AIM Italia con una raccolta complessiva di 115 milioni di Euro. Il flottante medio in quotazione è stato del 26%. Un dato interessante riguarda lo stacco delle cedole. Ben il 19% delle società quotate sull’AIM Italia ha infatti distribuito dividendi nel corso del 2020 (in particolare nell’ultima parte dell’anno), per un totale di 60 milioni di euro, con un payout ratio medio del 45% e un dividend yield del 2,6%.
Chi può accedere alla detrazione e in quali termini?
Il limite massimo della detrazione si attesta a 500.000 Euro ed è rivolta alle PMI che rispettino i seguenti requisiti:
- Appartenenti a gruppi con meno di 250 dipendenti, ricavi inferiori a 50 milioni e un attivo patrimoniale non superiore a 43 milioni di euro
- Procedura di ammissione alla quotazione iniziata dopo il 1° gennaio 2018
Il credito è utilizzabile in compensazione e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di maturazione e in quelle successive finché non se ne esaurisce l’uso.
Le imprese beneficiarie devono essersi costituite e regolarmente iscritte al registro imprese al momento della richiesta, devono essere in regola con provvedimenti di restituzione di aiuti o incentivi dichiarati illegittimi o revocati.
Le attività incluse sono:
- finalizzate alla quotazione come l’implementazione e l’adeguamento del controllo di gestione, l’assistenza nella redazione del piano industriale, il supporto all’impresa nelle varie fasi;
- fornite durante la fase di ammissione e finalizzate ad attestare l’idoneità della società all’ammissione e alla successiva permanenza sul mercato;
- necessarie per collocare presso gli investitori le azioni quotate;
- finalizzate a supportare l’emittente nella revisione delle informazioni finanziarie storiche o prospettiche finalizzate a predisporre un report (due diligence finanziaria inclusa);
- di assistenza all’emittente nella redazione del documento di ammissione o del prospetto o dei documenti usati per il collocamento presso investitori per la produzione di ricerche;
- riguardanti le questioni legali, fiscali e contrattualistiche strettamente inerenti la quotazione;
- di comunicazione effettuate tramite interviste, comunicati stampa, eventi e presentazioni alla comunità finanziaria.
Quali sono i vantaggi per gli investitori?
L’Agenzia delle Entrate ha inoltre confermato con un’apposita circolare il mantenimento delle agevolazioni fiscali per chi investe nelle PMI innovative quotate su AIM Italia. Per gli investitori la detrazione IRPEF ammonta al 50% dell’importo investito a titolo di capitale. La detrazione al 50% è valida fino a 300mila euro all’anno di investimento, oltre quella cifra si applicherà quella ordinaria del 30%. Si tratta quindi di un’opportunità fiscale importante per gli investitori. L’Osservatorio AIM rileva infatti come l’investimento medio degli investitori professionali su AIM Italia sia pari a 300 mila euro. Risorse fondamentali per le società che possono così proseguire gli investimenti in innovazione e ricerca e sviluppo. Per le società che investono in PMI innovative invece, vale la pena ricordare, che resta valida la deduzione IRES al 30% per un ammontare massimo annuo di 1.8 milioni di euro.
Una decisone non scontata ma che conferma ulteriormente il trend che vede una forte crescita del Mercato destinato alla piccola e media impresa, confermando la volontà di supportare e far crescere questo segmento.
I segnali sono chiari e costanti, il cambiamento culturale in atto deve portare le aziende a valutare e approfondire nuovi canali di capitalizzazione, sfruttando le agevolazioni che lo Stato fornisce, perseguendo la strada della finanza alternativa per continuare a crescere.
Se volete ricevere maggiori informazioni in merito al processo di quotazione su AIM Italia, sulle opportunità che questo può offrire alla vostra azienda e sui costi di tale processo, vi invitiamo a contattarci per fissare un incontro conoscitivo.