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Il segreto di Luxottica per diventare impero dell’occhiale e che anche tu puoi usare per il tuo sviluppo aziendale e per conquistare nuovi mercati

Il 1° ottobre 2018 Luxottica si fonde con Essilor, leader mondiale nella produzione di lenti per occhiali, quotandosi con il nuovo titolo EssilorLuxottica nella Borsa di Parigi e dando vita alla nuova holding, leader globale in design, produzione e distribuzione di lenti e montature oftalmiche.

È l’inizio di una nuova era per il colosso di Agordo, ai piedi delle Dolomiti bellunesi. Ma come ci è arrivata fin qui? Sei sicuro di conoscere il segreto che sta dietro alla sua storia?

Molti pensano che tutto sia dovuto al prodotto, ma la mente lungimirante del Sig. Del Vecchio ha invece percorso un sentiero sconosciuto alla maggioranza degli imprenditori, arrivando, così, dove molte altre imprese con prodotti di qualità non riescono ad arrivare.

Come tutte le cose, Luxottica non è nata grande ma ci sono stati molteplici fattori, importanti da perseguire, che l’hanno fatta crescere, portandola ad essere dov’è ora.

Luxottica, infatti, nasce nel 1961 dallo spirito imprenditoriale di Leonardo Del Vecchio, che ha saputo trasformare un laboratorio di componenti per occhiali che operava per conto di terzi, in un processo produttivo completo e indipendente, ponendo all’occhiale finito un marchio unico, riconoscibile e dal futuro autorevole.

A chi non è capitato di indossare un occhiale Luxottica? Forse solo a chi non ha mai avuto problemi alla vista ma, anche in questo caso, vi sarà certamente capitato di utilizzare un occhiale da sole di questo marchio. E c’è qualcosa che ha permesso a Luxottica di avere una diffusione così grande, qualcosa che non ha a che fare con gli occhiali e te la sto per svelare…

Quando ha avuto l’idea di quotarsi in borsa per la prima volta, nel 1990, Luxottica funzionava bene ed esportava soprattutto in America. Del Vecchio aveva l’obiettivo di espandersi ancora di più ma come fare? Dove trovare il capitale? Serviva qualcosa che gli permettesse di ottenere liquidità senza però acquisire soci, che avrebbero avuto troppa voce in capitolo nelle sue idee, e senza doversi indebitare con banche che avrebbero richiesto garanzie altissime.

Pensò allora alla Borsa di New York come opportunità di sviluppo aziendale, raggiungendo l’obiettivo con un successo impensabile. Il mercato finanziario fu per lui una guida inaspettata che diede il via a un percorso ricco di acquisizioni di altri marchi che hanno reso Luxottica sempre più autorevole.

Alla borsa di New York seguì quella di Milano, nel 2000, per poi arrivare all’ultima fusione, quella del 2018 con Essilor, e l’ingresso nella Borsa di Parigi.

Ma come è venuta a Leonardo Del Vecchio, la brillante idea di entrare in Borsa che ha portato la sua azienda a questa impennata in crescita?

Il motore per Del Vecchio è sempre stato il desiderio di indipendenza e la paura di trovarsi a dover far fronte a problemi causati da terzi, proprio come sicuramente sarà capitato anche a te, che ogni giorno hai portato avanti la tua azienda, sapendo dove volevi arrivare, ma avendo magari tutti contro!

La tanto ricercata indipendenza produttiva ma soprattutto l’indipendenza e la diversificazione finanziaria hanno permesso al marchio del Sig. Del Vecchio di arrivare dov’è ora. 

La diversificazione finaziaria

Il segreto di Luxottica che oggi ti rivelo è quindi la diversificazione nell’approvvigionamento dei capitali necessari per mettere in moto un progetto di sviluppo aziendale. Entrando nel mercato finanziario, Luxottica ha infatti acquisito, oltre a molte quote azionarie, una visibilità e un’autorità che hanno permesso il suo sviluppo.

Non ti piacerebbe che anche la tua impresa crescesse nel tempo in modo altrettanto grande? 

Pensi sia impossibile o troppo complesso?

Ricordati che il Sig. Del Vecchio ha iniziato la sua carriera lavorativa gestendo per terzi un anonimo laboratorio di semplici componenti per occhiali. Ha iniziato in piccolo per creare qualcosa di grande, un esempio di crescita che dimostra che anche tu, con buone idee strategiche alla base, puoi arrivare ad un grande sviluppo aziendale. La chiave è la diversificazione del tuo marchio anche a livello finanziario, staccandoti dall’esclusività del sistema bancario e raggiungendo la tua indipendenza finanziaria grazie ai Mercati.

Probabilmente ora starai pensando che è difficile che la tua azienda possa rientrare nei parametri necessari per l’ingresso ai mercati finanziari. Ma è più fattibile di quello che tu credi!

Le normative che nessuno ti ha rivelato

Infatti, se in Italia questo, fino a poco tempo fa, era possibile solo per le imprese di grandi dimensioni, dal 2012, con il Decreto Legge n.83 del 22 giugno, meglio conosciuto come “Decreto Sviluppo”, lo è le anche per le piccole e medie imprese, con fatturato da 2 milioni di euro in su, permettendo loro di pensare in grande in termini di sviluppo aziendale. 

Un ulteriore Decreto del 2014, incentiva ancora di più queste soluzioni finanziarie con una deducibilità fiscale degli interessi passivi e dei costi di emissione dei Mini Bond, obbligazioni o titoli di debito destinate a piani di sviluppo, che possono essere emesse da piccole e medie imprese. 

E’ possibile quindi oggi, anche per le PMI, accedere ai mercati e alla finanza alternativa in modo sicuro, perché regolamentato dallo Stato, e fare affidamento a forme di finanziamento agevolative, più adatte alle loro dimensioni e possibilità.

Facciamo un esempio: se fino al 2012 l’azienda Rossi Srl aveva urgente bisogno di diversificare il proprio approvvigionamento di capitali ma, con un fatturato di 2 milioni di euro, non era idonea per emettere Mini Bond, grazie al Decreto Legge n.83, chiamato anche Decreto Sviluppo, ora le è permesso. 

Questo cosa dimostra? 

Che lo strumento finanziario dei Mini Bond può fare la differenza nella crescita di un’impresa.

Ma in parole povere la finanza alternativa ottenibile con il Decreto Sviluppo quali vantaggi offre alle piccole e medie imprese?

  • possibilità di diversificare il proprio approvvigionamento finanziario, acquisendo visibilità e valore agli occhi dei mercati
  • possibilità di investimenti per l’impresa senza dover ricorrere a capitale proprio, ma attingendo dai mercati
  • crescita, quindi, della società, sia interna che esterna
  • agevolazione del passaggio generazionale perché il valore della PMI sarà slegata dalla proprietà
  • deducibilità fiscale, perché l’importo che investirai sarà un costo, grazie alla nuova legge, riconosciuto fiscalmente e lo potrai dedurre dalle tasse 
  • Il tutto senza rilasciare garanzie personali e staccandoti dal sistema bancario, arrivando all’indipendenza finanziaria

Attualmente quindi, dopo le normative del 2012 e 2014, si può progettare un proprio piano di sviluppo aziendale molto simile a quello di tante imprese americane di successo.

Resta il fatto che però qui in Italia non è ancora tutto così immediato perché sono rimaste due sostanziali differenze tra il sistema americano e quello italiano:

  1. Negli USA molte imprese high tech possono permettersi di nascere in completa assenza di capitali perché sono frutto di accordi tra tecnici con competenze all’avanguardia che si uniscono, dividendo i rischi, per dar vita ad un progetto che acquista subito valore entrando nel mercato borsistico o chiamando in causa finanziatori esterni. In Italia questo ancora non avviene perché troppi progetti sono retti su base di accordi fiduciari con i propri collaboratori.
  2. Negli USA c’è informazione, conoscenza e consapevolezza tra gli investitori, che molto spesso sono persone qualsiasi che fanno un lavoro qualsiasi e hanno semplicemente un buon broker che li affianca nell’investimento dei propri risparmi.

In Italia invece questo tipo di finanza è ancora poco conosciuta, c’è poca informazione e la convinzione che sia una cosa solo per “uomini d’affari” è ancora troppo radicata.

 

C’è quindi questa convinzione da sfatare, e un grande lavoro da fare per diffondere le giuste informazioni e rendere consapevoli cittadini e imprese di tutte le possibilità di sostegno e sviluppo aziendale esistenti, con tutti i vantaggi che queste danno.

Serve perciò una strategia per educare gli imprenditori verso questa soluzione e C&G Capital lavora proprio a questo. Con le sue competenze e l’esperienza che ha maturato in diversi anni di lavoro al fianco delle imprese, oltre che mantenendo e sviluppando solide relazioni con il mercato finanziario, ha la capacità di guidare le aziende ad accedere alla finanza alternativa, informandola e, se necessario, sviluppandone un progetto che punti alla sua diversificazione nel mercato.

C&G Capital ha infatti ideato il Metodo Kredway, un percorso che aiuta le imprese a comprendere la loro situazione finanziaria, la loro posizione nel mercato e le conduce ad acquisire l’idoneità per poter accedere ai mercati finanziari, avviandole verso la loro espansione e continuando a seguirle durante tutto il loro percorso di crescita e sviluppo aziendale.

Con il metodo Kredway avrai la possibilità di fare un primo check up, senza impegno, della tua impresa, durante il quale verrà stabilito se rientra nei parametri per l’accesso alla finanza alternativa e individuato lo strumento finanziario più adatto alla sua situazione. In seguito potrai decidere se intraprendere il tuo percorso nel mercato finanziario con C&G sempre pronta a guidarti. 

Nel caso in cui, invece, la tua azienda non fosse idonea, il percorso Kredway ti darà la possibilità di correggere ciò che non funziona nella tua impresa o di creare un progetto per rientrare nei parametri all’accesso nel mercato finanziario.

Clicca qui se vuoi avere ulteriori informazioni sul Metodo Kredway o sapere come poter fare il tuo primo check up gratuito.

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